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Michela Moretti Nata nel 1996 in Brasile, ma cresciuta in Toscana, in un piccolo paese che mi ha regalato il calore delle radici. |
Ho frequentato l'istituto Grafico Pubblicitario per inseguire la passione della fotografia, ma già a scuola la mia mente correva altrove: i libri non mi bastavano, sognavo mondi da esplorare.
A 16 anni ho iniziato a lavorare come parrucchiera, ma la fotografia, nata quasi per gioco, è diventata la mia finestra su un orizzonte più grande.
Dentro di me cresceva una voce: “La tua strada è là fuori.”
Per un po’ ho resistito: lavoro stabile, routine, certezze.
Ma più il tempo passava, più capivo che quattro mura non avrebbero mai potuto bastarmi.
Mi sentivo come un airone in una gabbia d'oro, con le ali pronte ma trattenute.All'età di 19 anni la passione per la fotografia aveva superato di gran lunga la mia passione e mestierre come parrucchiera, e decido di buttarmi e fare un passo più grande. Intraprendere la fotografia in un vero ambito lavorativo.
La vita ha messo sulla mia strada l’esperienza che mi avrebbe cambiata per sempre: partire come fotografa nei villaggi turistici, prima in Grecia e poi a Zanzibar.
Ho affrontato la timidezza, la paura, la fatica, ma ogni tappa mi rendeva più forte, più libera, più me stessa.
Grazie a queste esperienze, a contatto con persone che possedevano poco ma regalavano sorrisi che illuminavano l’anima, ho compreso quanto fossi fortunata e quanto fosse importante realizzare sogni, non rimandarli.
Una volta tornata in Italia ho deciso di accontentare gli altri, trovarmi un lavoro stabile e stare vicino agli affetti, tutto ciò che faceva star bene alle persone intorno a me,
Caso vuole, ho trovato lavoro come cassiera in un supermercato, e dopo 6 mesi ho avuto le prime ferie e ho deciso di fare un passo gigante, IL PRIMO VIAGGIO IN SOLITARIA!
Il mio primo viaggio in solitaria è stato a Rotterdam.
Quel biglietto, quella città, hanno cambiato tutto.
Ho capito che la vita non si misura in comodità ma in esperienze.
Ho scelto l'ignoto, l’incertezza, la scoperta.
Viaggiando attraverso le capitali europee, tra ostelli e incontri inaspettati, ho conosciuto anime straordinarie
Poi il mondo si è fermato: il Covid ha spento voli, sogni, possibilità.
Per due anni ho vissuto il peso dell’attesa, la frustrazione dell’immobilità.
Ma nel silenzio, la fiamma non si è spenta: dentro di me cresceva la certezza che non potevo più aspettare.
La vita è una e adesso.
Non si vive per accontentare gli altri.
Così ho preso un Biglietto Sola Andata per l’Olanda.
Ho vissuto a Gouda, Eindhoven, Den Haag, Alkmaar.
Ogni città era una prova superata, una parte di me liberata.
Ho scoperto che il viaggio non era più solo spostarsi, ma trasformarsi.
Tornata in Italia, ho capito che il mio viaggio non poteva restare solo personale: doveva diventare una storia condivisa, un simbolo, un brand.
È nato così Biglietto Solo Andata: non solo abbigliamento, ma un modo di esprimersi attraverso un mantra. Sentendosi rappresentati adattando i nostri prodotti ad affrontare ogni tipologia di stile di vita.
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ad Oggi, Biglietto Solo Andata è più di un marchio. |
Perché non siamo nati alberi.
Non abbiamo radici.
Possiamo muoverci.
CURIOSITA' SUL BRAND:
La storia di Biglietto Solo Andata
Biglietto Solo Andata nasce da un’idea semplice ma potente: partire senza voltarsi indietro, con il cuore leggero e lo sguardo rivolto all’orizzonte.
Chi sceglie un Biglietto di sola andata non cerca solo una destinazione, ma un cambiamento, una trasformazione, a volte anche delle risposte o un viaggio introspettivo che lasci il segni dentro.
Il nostro logo, BSA, racchiude questa filosofia:
VIAGGI: Indipendentemente dal motivo che ci spinge a partire, un viaggio è comunque una trasformazione, che parti da solo, che parti in gruppo o in coppia, il finale è lo stesso, ti interfacci con realtà diverse dalla tua quotidianità, in situazioni che non ti si sono mai presentate prima, e questo permette al tuo subconscio di immagazzinare "nuovi dati" all'interno della nostra mente.
Questo porta anche involontariamente a scaturire un cambiamento in modo naturale dentro di noi, che inizialmente non riusciamo a captare, ma che poi con il tempo tutto è collegato.
Viaggiare è guardare dentro noi stessi.
L'AIRONE: Viaggiatore elegante e silenzioso, simbolo di libertà e resilienza.
L’airone vola alto ma torna sempre verso l’acqua, il suo porto naturale.
Così come il viaggiatore di sola andata, nonostante la paura di spingersi lontano, porta con sé la consapevolezza delle proprie radici.
IL RICAMO: è l’arte della pazienza, del dettaglio e della memoria: ogni punto è come un passo, ogni filo è come una strada.
Trasformando paesaggi e panorami — montagne, mari, foreste, cieli — in storie da indossare.
Ogni capo è un diario di viaggio: comodo, leggero, rispettoso dell’ambiente.
Non è solo abbigliamento, è un compagno di avventure, un ricordo che cammina con te.
Biglietto Solo Andata è per chi sceglie di partire senza sapere se e quando tornerà, per chi cerca autenticità e per chi crede che la vera eleganza sia viaggiare in armonia con il mondo.
Come l’airone, chi indossa BSA
porta in sé il coraggio del volo,
la grazia del movimento
e la bellezza di lasciare tracce leggere.

